mercoledì 29 settembre 2010

Inter - Werder Brema 4 : 0



Alla fine della partita, la formazione sembrava quella molte volte messa in campo nelle partite precampionato, quando i titolari sono ancora in ferie.
Tutto facile con un Eto'o in queste condizioni. Tre goal e un assist, ma soprattutto la sensazione di essere irraggiungibile da chiunque in questo momento. Quest'uomo dovrà prima o poi rifiatare, e speriamo che poi ritrovi la stessa condizione magari a supporto della seconda parte della stagione.
Chissà cosa farà pensare a Rafa Benitez l'esperienza di  averlo schierato, come poche altre volte, là davanti punta unica, vista la prestazione.
La juve sarà ora affrontata da una squadra che non si è dannata troppo,  che sembra più in palla di sabato scorso. Quindi pensiamo positivo ma soprattutto pensiamo a battere i gobbi e restare primi in classifica.

I miei problemi di visione televisiva legati alla scheda premium e al "segnale criptato" sono stati dimenticati, solo ieri sera, grazie alla diretta Rai.  Ma la juve di domenica sera è a rischio, anzi è persa. 
Dovrò appendermi per qualche ora ancora all' 199...... e rivendicare i miei diritti oltre che i miei soldi, dati in beneficenza alla ditta del Premier. Brrrrrr.....

Notte tranquilla, grazie all'Inter e al sonno arretrato e a chissà che altro.

La mattina dei controlli

Alle otto e  venti, di buon mattino, ero già pronto per misurarmi con lo sforzo. Nuovo esame , nuovo controllo.
Tutto cablato, pieno di elettrodi, salito sul tapies roulant, ho cominciato a camminare di buona lena seguendo il ritmo imposto dalla macchina.
Ero tranquillo, convinto di aver toccato il fondo e aver ricominciato la risalita. Non mi aspettavo che buone notizie e così, fiducioso, guardavo avanti come potessi ammirare un  panorama.
Il progressivo aumentare della camminata non mi ha mai trovato impreparato, i numeri che ascoltavo nei dialoghi tra infermiera e cardiologo mi confortavano. Oramai comincio a capirne qualcosa di pressione e cardio frequenze.
Poi il respiro ha cominciato a diventare affannoso, ma nonostante ciò tenevo duro. Non avrei mai alzato bandiera bianca, ero abituato a sopportare lo sforzo quando ero un atleta, potevo farlo ancora una volta.

Al prolungarsi dello sforzo qualcosa ha segnalato l'avvicinarsi del limite e alla macchina è stato comandato di rallentare.
Durata della prova 10 minuti e 31 secondi . frequenza raggiunta 158 battiti sui 168 massimi previsti.

Due extrasistoli hanno un pò rovinato la festa.

"Ottima prova da sforzo!", ha commentato il cardiologo.

Di là a due ore, presso gli ambulatori di Medicina dello sport ero di nuovo a parlare di cuore.
Munito di tutta la documentazione a mia disposizione,
avevo una domanda da fare :

"Posso pensare di poter correre ancora la maratona ?"
La dottoressa, con tono paziente e quasi materno :
"Forse è ancora troppo presto ma se si prepara ....."
La risposta incompleta poteva voler dire tutto o niente, ho scelto il tutto perchè il niente non rientrava tra le possibilità.
"Vorrei provarci", ho quindi risposto convinto.

Poi in pochi minuti ho raccontato la mia storia, mentre la dottoressa leggeva controlli e esami per meglio ricostruire il mio stato di salute.

"Io ora sto bene e non soffro di nessun disturbo", incalzai, aggiungendo ancora particolari a ciò che stava valutando.

"Va bene, dopo tutto ciò che ha fatto e l'ecografia che farà a breve, le manca solo un esame 'Holter' sulle 24 ore, poi vedremo assieme il tipo di allenamento che dovrà affrontare", concluse così dicendo il medico.

La visita terminò con questo programma. Il 18 ottobre mi sottoporrò a quest'ultimo esame, che ai tempi della maratona a volte ho affrontato addirittura prendendomi un giorno di ferie, temendolo in modo particolare.

lunedì 27 settembre 2010

Le Foto della Nube

Oggi il mio pc custodisce qualche migliaio di foto. 
Nello zaino che porto sempre con me, ci sono due fotocamere.
La prima più "bellina", da usarsi quando la foto può essere preparata, la seconda è tanto piccola da stare in una tasca per tutte le altre occasioni meno prevedibili.
Fotografo un pò di tutto e metto via, sicuro che come il vino anche le foto acquisiscono valore con il tempo.
Il pc è una sorta di cantina per immagini e ricordi.
Ricordi, curiosità, foto di ogni tipo, tutte memorizzate in un piccolo disco all'interno di un PC portatile, che per le più disparate ragioni può, prima o poi, rompersi senza degnarmi, nonostante la fiducia riposta, del minimo preavviso.

Conosco per mestiere il meccanismo del "non funziona più". Inizialmente si pensa sempre a un problema passeggero.
"Funzionava fino a un attimo fa, proprio adesso si è rotto!", si esclama increduli.
L'illusione che lo spegnere e riaccendere possa riassettare tutto ci fa tentare più volte la rianimazione.
"Uno su mille ce la fa " , dice una canzone ed è purtroppo vero.

Non sempre si riesce a capire la gravità della perdita, almeno non subito. Ma con il passare del tempo, necessità, richieste, ci fanno capire quanto di utile e personale, avevamo con il tempo memorizzato in quel piccolo disco rotante.
La cieca fiducia in qualcosa, questa volta nella tecnologia, porta a fare grossi errori e a perdite importanti.

"Basta fare una copia da qualche altra parte", ci dicono tutti coloro che di informatica ne capiscono. Insomma si applica il metodo della fotocopia e ripetendo l'operazione ad ogni variazione ci si assicura contro il "si è rotto".

Anch'io uso questo metodo. Metto tutto in un altro disco, esterno al pc che di tanto in tanto provvedo ad aggiornare. L'operazione anche se facile, è a volte lunga e noiosa ed è tra le cose che si tendono a rimandare sempre a domani.

Ma essendo del mestiere, ma principalmente mosso dalla curiosità, sentendo ogni giorno parlare di "Cloud Computing", cioè di questa inafferrabile nube che sta pervadendo il mondo dell'informatica, sulle nubi ho voluto andare con le mie foto.
Cosa significa ?
Significa in primo luogo spendere dei soldi, per comprare dello "spazio disco" e dei servizi su internet ad nostro uso esclusivo, almeno cosi ci assicurano.

Con qualche decina di euro si compra lo spazio equivalente a un disco esterno (circa 40 euro per 200 Gbytes), e su quello spazio, davvero a prova di guasto, possiamo memorizzare tutto ciò che vogliamo, garantiti, come è scritto sui contratti di acquisto, anche nella privacy.

Nella nube i nostri dati, le nostre foto sono distribuite e memorizzate in giro per il pianeta in più copie, appunto per salvaguardane la perdita in caso di guasto. Una nube di computer a custodia dei nostri dati.

Mi immagino come la foto di gruppo di un matrimonio possa essere scomposta in modo  tale da distribuire l'allegra brigata nei cinque continenti. La sposa con i suoceri in Texas, lo sposo con le amiche di lei in Norvegia. Strane combinazioni.........

Ma non tutto è così facile e per chi come me vuole perpetuare le proprie foto. Ci sono alcune cose su cui porre attenzione, che però con il tempo e con il progredire della tecnologia dovrebbero migliorare e risolvere.

IL PREZZO. Il costo di questi "spazi di cielo" diminuiranno con il passare del tempo, o meglio, se con 10 euro oggi acquistiamo 100 Gbytes, con gli stessi 10 euro tra due anni potremmo acquistarne 200 . 

LA VELOCITA'. Trasferite foto, centinaia e migliaia di foto su internet, con le attuali velocità permesse da ADSL, richiede tempo e pazienza. La velocità in futuro aumenterà e tutto sarà più veloce e immediato. 

LA COMPATIBILITA'. Lo spazio su internet non è equiparabile allo spazio disco che tutti noi conosciamo. Non ha la stessa facilità d'uso e non riporta le stesse informazioni che facilmente ritroviamo tra le cartelle del nostro PC.


LA SICUREZZA. Il non sapere dove siano memorizzate le nostre informazioni è altra cosa che saperle su un CD nel cassetto della propria scrivania. La sicurezza e la garanzia della privacy come altri aspetti di questo universo virtuale, in quanto non localizzabile, sono in continua evoluzione e affinamento e tra non molto saranno del tutto affidabili. Non si narra, ad oggi, di clamorosi "buchi" nei sistemi di sicurezza, però ci sono informazioni che come certi risparmi è preferibile  tenere "sotto il materasso".

Questa comunque sembra il futuro : Internet e la nube dei suoi servizi diventerà il custode della nostre informazioni a cui potremmo accedere da qualsiasi luogo, senza la necessità di avere il nostro PC appresso.

Io ci sto provando. Nel volgere di una notte sono riuscito a traferire qualche centinaio di foto. Le altre sono ancora a rischio "si è rotto".

Ricorrerò ancora al metodo fotocopia copiando il tutto nel solito disco esterno.

La nube, per il momento, può attendere....

Campionato di Calcio


Dopo cinque giornate nessuna squadra è imbattuta.
Due sono le squadre al comando : una grande favorita (Inter) e una che grande vorrebbe diventare (Lazio).
Le altre grandi (Milan, Juve, Roma) hanno vissuto un turbo di ripresa. Tutte hanno vinto più o meno incontri di un certo spessore.

Il Milan, grazie a Ibrahimovic ha battuto il Geona, squadra quest'ultima che non sembra avere ancora ingranato la marcia giusta, alternando prestazioni buone a pessime figure.
La Juve è riuscita  a battere il Cagliari che fino a ieri sera aveva la miglior difesa, rifilando quattro goal ma subendone comunque due.

La Roma ha battuto un Inter stanca, distratta, grazie a un goal al 92esimo di Vucinic. 
Mentre l'inter pur perdendo non sembra evidenziare una crisi latente, non si può dire che con questa vittoria la Roma abbia imboccato la strada giusta. Lo spogliatoio non sembra unito come l'anno scorso e probabilmente Ranieri avrà prossimamente dei problemi.
Tra Napoli , Fiorentina e Sampdoria la prima è quello che sta meglio mentre le altre due arrancano e non è detto che il futuro non riservi loro dei cambiamenti.

Le altre, provinciali di un tempo, dopo avvi più o meno al fulmicotone rientreranno via via nei ranghi a loro destinati. Chievo e Cagliari potranno durare più a lungo  nell'alta e media classifica.

L'Udinese, partita malissimo, potrà rifarsi strada facendo.

Guardando invece la classifica dal punto di vista dei goal fatti e subiti, la Juventus ha il miglior attacco e la peggior difesa, condizione che denota uno sbilanciamento preoccupante per puntare a obiettivi ambiziosi.
Un buon attacco è quello del Napoli seguito da Inter, Chievo e Palermo.
Per ciò che riguarda invece le difese, l'Inter con tre goal subiti ha la miglior difesa. Sembra l'unica squadra che da questo punto di vista sta tenendo un passo da scudetto.
Per vincere lo scudetto bisogna segnare molto ma è importantissimo subire pochi goal. Come interista questo dato tecnico, unito al discreto attacco su cui però mi aspetto miglioramenti, mi conforta e l'Inter rimane la favorita del torneo.

Domenica prossima Inter Juventus. 
Inter 4ever!

Parametri Macchina

Pressione Massima    101
Pressione Minima        69

Frequenza Cardiaca     47

Macchina con motori al minimo !
Tra poco è prevista mezza compressa per abbassare la pressione.

domenica 26 settembre 2010

Ferie - Passo e chiudo

Tre settimane di ferie se ne sono andate. Il tempo inesorabile mi sta trasportando oltre. Da domani riprendo il lavoro.
Come ero prima di questo periodo di riposo ?
Ero stanco, ma soprattutto un pò disorientato. Non riuscivo più a comprendere cosa mi stava succedendo attorno. Un pò ingolfato dentro ai soliti meccanismi del  "senza di me si ferma tutto". Una sorta di ricaduta verso mali passati.

Come mi sento oggi prima di ripartire ?
Nonostante certi dubbi che ho ancora e che spero di chiarire in pochi giorni, mi sento sicuramente ritrovato. Anche alcune "brutte" notizie che dal lavoro mi hanno raggiunto in questo periodo  hanno avuto modo di passare attraverso il setaccio della ragione e ridimensionarsi per quel che valgono.

Riparto da alcuni buoni propositi da mettere in pratica : calma, sostanza, chiarezza che in parte vuol dire anche comunicazione, rispetto di me stesso.
Nel mio privato invece, la paura di non riuscire a vivere a casa da solo è stata del tutto superata, in parte grazie  a dodici giorni su e giù per monti, in parte perchè a casa mi sono sentito, per la prima volta a mio agio.
Ho assaporato il piacere del far niente o del fare senza fretta.

Riporto al lavoro il PC che mi ero preso per lavorare durante le ferie. Lo riporto così come l'ho preso.
Il Blackberry invece, cordone ombelicale con la mail aziendale in molti di questi giorni, è via via finito nel dimenticatoio, lasciato sul comodino in camera  a svolgere funzioni di sveglia.

Da domani riprenderà il suo ruolo, per ritornare a fare la sveglia una volta a casa.

sabato 25 settembre 2010

Roma - Inter 1 : 0


Le fughe premature spesso finiscono male.
Certo che perdere in questo modo brucia un pelino.......

Ranieri dopo la mossa Vucinic passa dalle stalle alle stelle, è una brava persona, speriamo ci rimanga.

IPOD Playlist

Tra una botta che prendo
e una botta che do
tra un amico che perdo
e un amico che avrò
e se cado una volta,
una volta cadrò
e da terra da lì m'alzerò
c'è che ormai che ho imparato a sognare
non smetterò..

Ho imparato a sognare - Fiorella Mannoia
(Cover dei Negrita)

venerdì 24 settembre 2010

Filastrocca

Ieri sera mi è riaffiorato, non so perchè, un ricordo vivissimo :

Io seduto sulle ginocchia di mio padre, dondolato al ritmo di una filastrocca.
Tutto sembrava svolgersi in quei momenti, senza più tempo, dentro alla cucina di allora, con lo stesso realismo che solo certi sogni sanno farci percepire.

Ho tentato invano di ricordarmi le parole della "Storia del Sior Intento", ma purtroppo, mi mancava una delle rime.

Poi, poco fa, ho pensato di cercarla su Google e come d'incanto ....

Questa xe a storia de Sior Intento
che dura tanto tempo
che mai no se distriga
vutu che te a conta
o vutu che te a diga?


Che te me a conti!

No se dise mai che te me a conti, perché
questa xe a storia de Sior Intento
che dura tanto tempo
che mai no se distriga
vutu che te a conta
o vutu che te a diga?

Che te me a diga!

giovedì 23 settembre 2010

Barriere

Il rinnovo della patente per quelli della mia specie (portatori di ICD o simili) si attua secondo quanto segue :

L'autorizzazione viene rilasciata dal Ministero della sanità -Commissione Medica - Presso il Dipartimento Prevenzione ULSS 12 Veneziana (nel mio caso che vivo da queste parti).

Devono essere presentati i seguenti documenti :

  • Copia della patente di guida
  • N. 2 Marche da Bollo                                          -   Costo 29,24 Euro
  • Ricevuta Versamento  ULSS                               -   Costo 18.59 Euro.
  • Ricevuta Versamento Dipartimento Trasporti         -   Costo  9,00 Euro
  • Visita Cardiologica + Elettrocardiogramma             - Costo   0,00 Euro (Esenzione A02)
  • Ecocardiografia                                                    - Costo 75,00 Euro 
  • Controllo Dispositivo Impianto ICD                          - Costo 23,00 Euro
  • Servizio di prenotazione visita presso scuola guida  - Costo 15,00 Euro (lo faccio per risparmiare tempo)
    • Totale                                                                            169,83 Euro
    Costo da sostenere ad ogni rinnovo, che nel mio caso ha scadenza semestrale.


    Quindi per un mese si va in giro per uffici e ambulatori a raccogliere la documentazione richiesta.


    Tutto ciò può considerarsi come una sorta di barriera, che la burocrazia, crea per tutte quelle persone che non sono più sorrette da una salute perfetta ma che comunque ritengono di poter fare una vita normale.

    E' paradossale, ma è come se a chi ha problemi a camminare, si obbligasse l'uso delle scale al posto dell'ascensore, non prima di aver pagato il biglietto.

    Inter - Bari 4 : 0



    La condizione pian piano sta arrivando. Le avversarie fino ad ora non sono state le più difficili, ma già si è in cima, soli, alla classifica. L'attacco sembra più in palla dell'anno scorso con Eto'o capocannoniere e un Milito che ha ripreso a segnare.

    Io abbonato a MediasetPremium, piazzato davanti alla tv per vedere la partita, mi sono visto al posto di Inter Bari la scritta " Segnale Criptato".
    Quindi deciso a risolvere il problema ho passato gran parte della serata  a seguire le indicazioni, sempre uguali, dei centralini "intelligenti" di Mediaset cercando disperatamente di parlare con un operatore in carne e ossa.
    Dopo svariati tentativi, dopo aver imparato a memoria il numero della mia scheda Premium, a furia di digitarla sul telefono o aver ricevuto messaggi che mi invitavano a riprovare più tardi a causa dell'alto traffico telefonico, un primo operatore si è materializzato al di là del filo.
    Alla mia richiesta si è subito chiamato fuori rimandandomi ad un altro numero. Stessa trafila con il nuovo riferimento e lunga attesa . Alla fine una gentile signora, a cui in modo dettagliato avevo spiegato il mio problema, mi ha confortato dicendomi che ero in regola con i pagamenti.
    "Bravo mona" mi son detto, "pago per non vedere un c...".
    Ritornato al primo Call Center, finalmente, un'altra signora,  rassicurata della regolarità dei miei pagamenti, si è presa cura del mio problema. Fatti alcuni Test mi ha liquidato dicendomi che la scheda non si poteva cambiare e probabilmente ero vittima di una vecchia versione di software della mia televisione.

    A questo punto, mi chiedo : "Chi deve prendersi cura di chi ?"

    mercoledì 22 settembre 2010

    Il controllo dell'illusione

    Ebbene si, sei mesi sono già passati, anzi quasi passati. Ma il controllo dell' ICD andava fatto e così approfittando delle ferie ho sbrigato anche questa formalità.

    Alle 12, come da appuntamento sono entrato nell'ambulatorio: tranquillo, quasi da veterano, sicuro del risultato.
    La prassi prevedeva il solito elettrocardiogramma, affrontato quasi in apnea, con respiri profondi e radi ascoltando ogni vibrazione proveniente dalla "sala motori".

    Poi l'infermiera individuato il tipo di ICD attivò il corrispondente monitor e mise in contatto via radio monitor e defibrillatore. Il sentirmi in balia di quel dispositivo che mi stava a fianco mi inquietava, sapevo che con un semplice click potevano indurre delle aritmie al mio cuore, mantenni la calma (apparente) da veterano appena descritta.

    "Nessun evento registrato nel periodo", cominciò a dettare l'infermiera al cardiologo,
    "Cateteri posizionati correttamente"
    "Batteria residua ....  9 anni".

    "Nove anni    ?", chiesi quasi svegliato di soprassalto.
    "Ma come, io credevo che la batteria durasse massimo tre anni, per poi levarlo definitivamente!".
    Cercai così di chiarire il mio stupore, dettato da un 'illusione che in questo anno mi ero fatto : la possibilità di liberarmi dell'ICD dopo tre anni. Non so da dove fosse nata ma oramai da qualche mese ci fantasticavo.

    "Se lei vuole noi lo leviamo quando vuole", esordì il cardiologo.
    "Si ricordi che i motivi per l'impianto c'erano tutti, quindi quando questo si esaurirà verrà sostituito con un altro"
    Poi continuò un pò più deciso :
    "Guardi che noi non abbiamo preso il primo che passava per strada per impiantargli un defibrillatore.....!"

    Cercai di chiudere con dignità abbozzando :
    "Magari il prossimo sarà più piccolo",
    Mascherai la mia delusione chiedendo come era andato il controllo.
    "Tutto bene", mi rispose.

    Il medico concluse così la visita preparandomi ciò che serviva per il prossimo controllo.
    Arrivederci al 5 aprile.

    ICD 4ever

    martedì 21 settembre 2010

    Fiera di San Matteo

    Da ragazzo i giorni di fiera erano anche e soprattutto opportunità di far casino e conoscere ragazze.
    I metodi erano i più vari e occasionali : dai pedinamenti ossessivi buttando di tanto in tanto degli apprezzamenti o delle battute fino ai tentativi di attaccare discorso alle giostre.  
    A volte qualche conquista avveniva, ma il più delle volte si finiva seminati o a far finta di niente quando le ragazze incontravano genitori o amici.
    Mai un invito per un giro in giostra ha avuto successo, "non dare troppa  confidenza agli sconosciuti " pensavano le ragazze di allora.
    Io nello specifico non ho fatto sfracelli, se non conoscere quella che poi sarebbe diventata mia moglie. Basta e avanza.
    Qualche volta però è successo di accompagnare alla fiera ragazze solo o in  compagnia. 
    In quelle occasioni si cercava di fare colpo sulla preferita, spesso, anzi quasi sempre, andando  in concorrenza con un altro del gruppo che aveva puntato la stessa ragazza. Alla fine decidevano comunque sempre le donne che magari avevano chissà chi per la testa.
    In uno di quegli anni, avrò avuto vent'anni o poco più, uscii nei giorni di fiera con una ragazza che a quei tempi mi piaceva molto. Era molto carina, aveva la mia età, i capelli castani e lisci e gli occhi verdi.
    Girammo la fiera in lungo e in largo, provando tutte le giostre e divertendoci parecchio. 
    La sua compagnia era piacevole anche se, notando un certo distacco non tentai nessun tipo di approccio.
    Passammo un paio di giorni abbastanza piacevoli. La domenica pomeriggio la ricordo ancora adesso. 

    La cosa che mi lasciava perplesso era quel suo, continuo, guardarsi sempre intorno, a volte disinteressata alla mia presenza. Sembrava fosse alla ricerca o stesse in attesa di qualcuno.
    Io provai a non badarci pensando tutto ciò fosse causato dalla curiosità nel vedere così tanta gente intorno. 
    Apprezzai la compagnia e la domenica passata assieme, ma non ci demmo appuntamento per la sera del giorno dopo.
    Il lunedì sera comunque, ritornai alla fiera con alcuni amici, raccontando della "conquista" dei giorni precedenti. Quella sera ci limitammo a bere qualcosa e a girovagare un pò a caso.
    Fu così che durante una sosta presso gli "autoscontri", la notai dall'altro lato, stava a parlare con un ragazzo che conoscevo di vista, un paio d'anni più vecchio di me.
    Non lo feci notare ai miei amici, evitando una figuraccia, ma rimasi là attendo a osservarla.
    Ascoltava attenta il ragazzo, a cui sorrideva e parlava vivacemente. 
    "Chissà cosa le starà raccontando quello là", pensai invidioso di quella attenzione.
    Notai, con stupore e delusione, che lei non si guardava più in giro, tutta interessata da quel tipo che aveva davanti. Anzi nulla di quello che le passava davanti poteva interessarla.

    Non stava più cercando e aspettando nessuno....

    "Ecco chi stava cercando e aspettando ieri, quando stava con me!"

    domenica 19 settembre 2010

    A Vincenzo Nibali la Vuelta 2010


    Queste sono le notizie che sembrano cambiare l'orizzonte di uno sport da sempre al centro di sospetti e casi di doping. Un nuovo campione alla ribalta della Vuelta dopo vent'anni dall'ultima vittoria italiana.

    La speranza è sempre la solita : vittorie limpide senza il sospetto del doping.
    Nibali sembra uno suo cui scommettere per il futuro.
    Futuro molto prossimo : tra quindici giorni Campionato del Mondo in terra australiana.

    La sindrome del "Mou"

    Palermo Inter 1: 2
    Nel pugilato professionistico molti campioni dopo aver raggiunto e difeso il titolo mondiale per un certo periodo, comprendendo che più in là non c'è altro da conquistare, prendono la saggia decisione di ritirarsi da campioni.
    Il titolo da quel momento diventa vacante in attesa di un nuovo campione.

    L'inter dopo la "triplete" non poteva ritirasi proclamando "mai nessuno come noi".

    Nel calcio le cose sono un tantino diverse, chi vince molto, tutto, come nel caso dell'inter, deve trovare nuove motivazioni per continuare a vincere, pur sapendo che ripetersi è tremendamente difficile.

    Giusta quindi al decisione di José Mourinho cambiare aria riaprendo una nuova sfida.
    Giusta la decisione dell'Inter di non fare pazzie per trattenerlo, meno condivisibile la decisione di mantenere la maggior parte dei calciatori credendo che le loro motivazioni potessero rimanere intatte.
    Forse si poteva puntare su una squadra completamente rinnovata e giovane guidata da tre quattro campioni e riaprire la sfida con uomini nuovi oltremodo motivati, magari un pò più nostrani.

    L'inter di oggi è una squadra indecifrabile, che però non sta facendo peggio dell'anno scorso. Gioca con lo stesso organico ma con motivazioni diverse. E' ora meno corale e bisognosa delle giocate dei singoli ma nulla è compromesso.

    Però l'ombra di Mourinho appare inevitabilmente a ogni goal subito, i confronti sono immediati, come pure i rimpianti. Qualcosa di simile era avvenuto, in forma più blanda dopo la partenza di Mancini, ma le vittorie seguite avevano smorzato tutto. Benitez non avrà un anno facile : gli interisti, un tempo superiori alla sfortuna e abituati al digiuno da vittorie, sono diventati dei palati sopraffini.

    Intanto siamo in cima alla classifica, giocando così così. Le altre grandi stanno peggio. Stiamo lottando per lo scudetto con il Cesena.

    Speriamo duri, sia l'Inter che il Cesena.

    Il chilometro da fermo

    Succedono gli imprevisti, spesso banali. Succede che per evitare un acquazzone improvviso, ma non imprevisto, si decida di attraversarlo, di corsa, nel minor tempo possibile, senza curarsi dell'acqua.

    La decisione corre più veloce del buon senso, inizia la corsa come ai bei tempi. Le prime gocce sembrano insignificanti mentre le gambe ritmano una corsa da atleta.
    Senza pensare più all'acqua, "tanto", mi dico, "una volta bagnato non avrò più il problema di bagnarmi", continuo a correre. Dopo i primi duecento metri corsi chissà a che ritmo, forse quattro e trenta al chilometro, capisco che qualcosa non và.  Il fiato diventa affanno, rallento, non mi fermo, altri duecento metri sono andati.
    La corsa lenta permette un piccolo recupero. Resta il respiro affannoso mentre la pioggia si intensifica.

    Seicento metri, le gambe si appesantiscono, non mi fermo deciso di arrivare alla macchina. Ho il cuore in gola, per lo sforzo ma anche per la paura di correre lungo il bordo del precipizio.

    Intravvedo la macchina, sono inzuppato d'acqua, non voglio pensare a che frequenza ho spinto il mio cuore.
    Mi riparo dentro all'auto, anche per riscaldarmi.
    Inizio così ad ascoltarmi, attendendo il lento ritorno alla normalità, "troppo lento ", penso. L'ansia nel frattempo mi toglie il respiro, anche nelle salite della scorsa settimana ho vissuto qualcosa di simile, temo mi possa succedere qualcosa, un pò di paura mi prende la mente.
    Finalmente il respiro dirada, si fa meno profondo. Quasi con circospezione, ascolto il battito, lo trovo frenetico ma su valori già sperimentati.
    Comincio a ripensare ai vestiti bagnati, vedendo il precipizio allontanarsi.

    venerdì 17 settembre 2010

    Casa - 18 Metri

    Ritornato tra le mura di casa ho riscoperto il calendario, ho riposizionato correttamente i giorni della settimana. Pur continuando le ferie, ho ripreso a distinguere i giorni lavorativi dai fine settimana. Un modo per riabituarmi a quando riprenderò il lavoro.
    In ogni caso al lavoro penso poco. I grossi cambiamenti che mi aspettano al mio ritorno, non mi danno più di tanto pensiero, forse perchè non così vicini, forse perchè mi piace pensare al modo con cui li affronterò. Quasi una sfida con il mio autocontrollo.

    Dormo sonni tranquilli, anche se nel mio piccolo li desidererei visitati da qualche sogno di passaggio. Ai sogni avrei qualcosa da chiedere : una carezza prima di tutto.

    Finito il giro dei rifugi, quà in questa pianura, in cui mi muovo quasi sempre in macchina, ho comunque programmato il giro degli ambulatori.
    Al cuore non si comanda, mi vien quasi da dire, dovendo riprendere i controlli già previsti.

    Si comincia con il giorno 21 settembre, San Matteo, quando è previsto il controllo del funzionamento dell'ICD. Saprò se per caso è intervenuto o abbia rilevato qualcosa di anomalo. In questi ultimi sei mesi non ho percepito nulla di strano pervenire da quelle parti, ma la cosa si deve fare.

    Il 28 Settembre, di buon mattina mi aspetta una prova sotto sforzo. Vediamo fino a dove posso arrivare e se sono migliorato. Cercherò di mantenere la forma guadagnata, con fatica, tra i monti del Trentino, per fare bella figura.

    Il 4 ottobre un ecocardiografia completerà il ciclo delle verifiche sullo stato di salute di questo mio cuore rinato.

    Fatto tutto questo dovrò affrontare, l'11 Ottobre, il rinnovo della patente che scade il 15 dopo ben sei mesi di validità concessami.

    Per finire completerò il ciclo con degli esami del sangue che assieme a tutto il malloppo farò verificare dal mio cardiologo di fiducia.

    Scrivere fa bene, pensavo, ma leggendo quanto ho appena scritto ho realizzato che pur facendo una vita "normale", non posso considerarmi una persona sana.

    In ogni caso non è questo il cuore più malato.

    mercoledì 15 settembre 2010

    Rifugio Velo della Madonna - 2358 Metri

    Quà  sopra volevo arrivare  e alla fine quassù sono salito.
    Doveva essere la prima di molte salite, invece è stata l'ultima, almeno per quest'anno, salvo imprevisti.

    Ritornare al rifugio, da qualche anno prima meta di ogni estate era, in primavera, il miraggio di una normalità che oggi sento nuovamente conquistata. 
    Fisicamente mi sento ritrovato, meglio di un tempo.

    Il sentiero che ho percorso è stato completamente ristrutturato, potenziato nella sicurezza nei punti più esposti, più chiaro in generale nella sua tracciatura. Anche il Rifugio, su, aveva un'aria nuova, oltre che una nuova gestione.

    Nella salita ha pesato più la fatica accumulata che l'allenamento dei giorni passati tanto che l'ascesa mi è sembrata faticosa come negli anni scorsi.
    Ben presto si sono spenti gli ardori mattutini che pronosticavano poco più che un allenamento.

    Il mio cuore avrebbe preferito pendii più dolci.


    Sentiero Attrezzato

    Pale di San Martino - Prati
    Cima Velo della Madonna
    Forcella Verso il Rifugio
    Rifugio Velo della Madonna

    Twente - Inter 2:2

    Nel rispetto della tradizione

    martedì 14 settembre 2010

    Rifugio Re Alberto I - 2620 metri

    Questo è stato il rifugio più difficile che ho raggiunto da quando giro per monti.
    Forse per quantità di rifugi solo gli sforzi delle TransCivetta e della Sei Rifugi possono competere con quanto fatto oggi.

    Visto che le regole del buon escursionista dicono, tra l'altro, di avvertire sempre dove si va e mai andare da soli, io oggi ho contravvenuto ad entrambe : sono andato solo lungo un sentiero praticamente deserto e soprattutto, partito per una meta, ho cambiato percorso strada facendo. 

    Dopo aver completato per intero il sentiero 541, aperta Repubblica, presso il Rifugio Violet, casualmente sono capitato su una pagina dedicata ai cardiopatici in cui con estrema chiarezza si affermava che i colpiti da infarto sono destinati, appunto perchè sopravvissuti all'infarto, ad ammalarsi di insufficienza cardiaca. Questa malattia cronica, porterebbe alla morte il 50 % delle persone colpite entro 5 anni.

    In quel momento guardato il cardiofrequenzimetro, il  mio cuore batteva  78 battiti al minuto, mi sembrarono più che sufficienti, finii la birra che avevo davanti, presi lo zaino e salii a 2620 metri.

    La vacanza è finita, si ritorna dalle parti di casa a completare le ferie.

    Manca solo l'ultima meta. A domani !

    Rifugio Re Alberto I
    Vista dal Rifugio Re Alberto I
    Lungo il sentiero 541
    Sentiero 541
    Passo Principe
    Marmolada e altro
    Rifugio Violet

    lunedì 13 settembre 2010

    13 Settembre 2010

    Al mattino pioggia torrenziale nella valle, in quota tempesta di neve.
    Il pomeriggio ritorno alla normalità con il riapparire del sole.

    Resta il freddo e il piacere di qualcosa di caldo.
    E' pure riuscita anche una camminata pomeridiana, prima sotto un leggera pioggia poi sotto il sole.

    Domani si prevede bel tempo.

    Piccolo Mondo
    Schiarita dopo la neve
    Schiarita dopo la neve
    Val Gardena e dintorni


    Albergo Cesa Tyrol

    I progetti pensati per oggi ridimensionati dalla pioggia torrenziale di stamane.
    Mattinata in albergo a lavoricchiare controvoglia.

    Le nuvole bassissime di stamattina si sono alzate e si intravvedono le cime imbiancate.
    La neve che sembrava occasionale tre giorni fa sembra oramai di regola sulle cime quando in valle piove.

    Attendo una tregua, che dovrebbe arrivare per muovermi.
    La macchina come alternativa non mi attira, meglio la mantella sotto una pioggia accettabile

    I miei piedi ringraziano

    domenica 12 settembre 2010

    Rifugio Comici - 2154 metri

    Al Rifugio Emilio Comici, sotto al Sasso Lungo, ci arrivano tutti. 
    Mi hanno consigliato di non mangiarci, visto che pratica prezzi da ristorante di lusso.
    Il giro dei due Sassi ( lungo e piatto) è molto bello e occupa una giornata, senza però affannarsi.

    Lo yogurt di mirtilli, preparato a Malga Sassiopiatto, è speciale e viene via a soli 3 Euro. 
    Mi son visto passare inoltre davanti piatti che a vederli sembravano speciali. 
    Meglio che mangiare al rifugio, se il tempo è bello.

    Oggi nei sentieri sembrava di essere lungo la Jesolana nei week end di punta. Tutti i fila, anzi a volte in doppia fila.
    Per proseguire bisognava munirsi di pazienza.


    Rifugio Emilio Comici
    Strisce bianche nel cielo azzurro .....
     (sergio endrigo)
    Là in fondo c'è il Rifugio Vicenza
    Intervallo
    Vista sulla camera
    Camera con vista

    sabato 11 settembre 2010

    Rifugio Bolzano - 2457 metri

    Ho continuato a bisticciare con piede e dita doloranti. Alla fine con un pò di sopportazione ho camminato tutta la giornata di buona lena.
    Ho ritrovato lo yogurt con mirtilli a 3 Euro e apprezzando ne ho preso una porzione all'andata e una al ritorno.

    Per la prima volta ho raggiunto una croce sulla sommità di un monte.
    Il panorama circostante era grandioso, l'orizzonte spaziava fino a chissà dove.

    Sono salito a piedi. per il primo tratto, quando potevo farlo comodamente in seggiovia. A dirla tutta l'ho fatto perchè avevo pochi soldi in tasca. Alla fine il risparmio anche se piccolo c'è stato e non mi sono per questo affaticato.
    Sto raggiungendo un buon stato di forma e mi sento sempre meglio.
    Il cuore tende a viaggiare mediamente su frequenze più basse e di conseguenza a darmi meno apprensioni.

    Oggi tempo magnifico.

    Punta Pez - 2570 metri
    Denti di Terrarossa
    Civetta
    Marmolada
    Panorama
    Sciliar
    Rifugio Bolzano
    Animali Domestici
    Mattino

    venerdì 10 settembre 2010

    Rifugio - La Marmotta - 1950 metri

    Giorno di riposo forzato, a causa di un piede in cattivo stato.
    Giorno dedicato a girovagare un po' in macchina.

    Dopo un disperato tentativo di calzare gli scarponi di montagna, sono giunto, vagando senza meta, in un luogo, dalle parti di Corvara, detto Planac dove con una seggiovia da 5.60 € sono salito a Punta Trieste, 2000 metri circa.
    Bellissimo il panorama che andava dal Civetta a non so dove.

    Il rifugio “La Marmotta” poco sotto mi ha dato ospitalità.
    Questo luogo penso sia il luogo dove Yogurt e Mirtilli, di cui normalmente mi nutro a pranzo, costa di più : 10 euro rispetto ai 3- 4 di solito praticati.

    Ho preferito mio malgrado le due fettine di strudel, offerto a prezzo sindacale di 4 euro.

    Il resto della giornata passato a zonzo tra Passo Pordoi e le strade di Canazei.
    Verso sera una mini passeggiata sono riuscito a farla.

    Marmolada con la neve
    Corvara
    Passo Gardena
    La Marmotta
    Gruppo Sella


    giovedì 9 settembre 2010

    Rifugio Toni Demetz - 2685 metri



    2685 metri . Al Toni Demetz c'era la neve fresca della notte. Pochi centimetri a ricordare che l'estate è ormai finita.

    85 metri in più, che inconsapevolmente ho aggiunto alla mia sfida con l'altezza. A memoria pensavo che il rifugio fosse sui 2500. Questa volta la memoria mi ha tradito.
    In ogni caso ci sono salito in cabinovia, senza alcun problema.

    Passeggiata piena di ricordi, come al solito ritorno sui luoghi già visitati. Tutto molto bello e selvaggio.
    A un certo punto ho girato a destra, sentiero 527 verso il Rifugio Sassopiatto, già visitato.
    La prossima volta girando a sinistra potrei andare al Comici.

    Ritorno verso il passo Sella per sentieri già conosciuti e passati di recente (Rifugio Pertini), particolarmente affollati, tutti in coda verso casa.
    Chiusura sotto la pioggia, ghiacciata, battente.



    Altopiano - Schiarita

    Rifugio Vicenza 

    Altopiano

    Verso il Rifugio Vicenza